C’è vita (e mostre) su Mart. Da Vincenzo Agnetti a Chen Zhen

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C’è vita (e mostre) su Mart. Da Vincenzo Agnetti a Chen Zhen

giovedì 21 febbraio 2008.

(Breve segnalata da F. Bonaz.)

Mart Rovereto

Vincenzo Agnetti Retrospettiva 1967-1980

A cura di Achille Bonito Oliva e Giorgio Verzotti In collaborazione con Archivio Vincenzo Agnetti, Milano,

Su undo.net Intervista ad Achille Bonito Oliva

La mostra dedicata a Vincenzo Agnetti (1926-1981) e’ la prima retrospettiva sul lavoro dell’artista organizzata in un museo italiano. Protagonista delle ricerche piu’ radicali nel campo delle arti visive, Agnetti puo’ essere considerato il maggior esponente italiano dell’arte concettuale. Dopo una brevissima stagione pittorica nel segno del movimento informale, nel 1960 Agnetti ha iniziato la sua militanza nell’arte contemporanea nelle vesti di scrittore e teorico a sostegno di artisti come Piero Manzoni e di gruppi come Azimuth, attivi nella Milano dei primi anni Sessanta. In seguito, alla fine del decennio, ha proseguito la riflessione teorica sull’arte, la sua funzione e i suoi linguaggi, spostandosi verso una produzione artistica vera e propria, che risente di una natura propriamente mentale e auto-analitica, spesso giocata sul confronto operativo fra l’espressione per immagini e quelle verbali. Nascono cosi’ opere che raggiungono in breve un riconoscimento internazionale, attestato dalle prestigiose esposizioni a cui l’artista e’ invitato, che pongono Vincenzo Agnetti a fianco di artisti simili per intento -decostruttivo- dei linguaggi espressivi, quali John Baldessari e Joseph Kosuth negli Stati Uniti, o come Daniel Buren e Victor Burgin, in Europa.

La morte, che lo ha colto all’età di cinquantacinque anni, ha impedito ad Agnetti di maturare la sua poetica, tornata negli ultimi anni di vita a pratiche manuali, mutuate pero’ dal linguaggio fotografico.


Chen Zhen Il corpo come paesaggio

A cura di Gerald Matt e la collaborazione di Ilse Lafer Mostra co-prodotta con Kunshalle Wien

Immagine: Chen Zhen, Exciting Delivery, 1999, metallo, ruote e camere ad aria per bicicletta, macchinine giocattolo, pittura 250 x 130 x 135 cm. Ph. Ela Bialkowska. Courtesy Galleria Continua, San Gimignano-Beijing

L’esposizione – la prima mostra antologica che si tiene in Italia dopo la prematura scomparsa dell’artista – presenterà al pubblico non solo una ricchissima selezione di opere e di installazioni provenienti da musei internazionali e da collezioni private, ma anche una sezione dedicata ai progetti incompiuti. Formatosi nel periodo della Rivoluzione Culturale Cinese, Chen Zhen ha vissuto e lavorato fra Shanghai, New York e Parigi. Tutto il suo lavoro oltrepassa i confini comunemente tracciati tra il pensiero orientale e quello occidentale, e sfugge perfino ad una sistematica classificazione sulla base delle etichette associate ai movimenti artistici.

Evitando consapevolmente ogni rigida appartenenza e consolidati linguaggi espressivi, Chen Zhen ha collocato alla base delle sue opere la ricerca della sintesi, interrogandosi ad esempio sulla forza e l’universalità del desiderio umano di evitare le guerre in favore della mediazione pacifica.

Le sue esperienze dirette del periodo della Rivoluzione Culturale, segnate dall’incontro della cultura cinese con la società occidentale,lo hanno portato a sviluppare un’acuta sensibilità verso il tema della -eterna incomprensione- – come la definiva Chen Zhen – che coinvolge in particolare chiunque si impegni nella ricerca del dialogo. L’esposizione del Mart presenterà disegni, sculture e istallazioni realizzati in piu’ di dieci anni, tra il 1989 e il 2000.

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fino al 31.08.08

Capolavori del primo ’900 Opere delle collezioni permanenti del Mart

A cura di Gabriella Belli

Ai capolavori del primo ’900 e’ dedicata questa rassegna di circa 80 opere, tutte appartenenti alle raccolte permanenti del Museo. Una mostra che permetterà ai visitatori di proseguire un dialogo con la storia delle avanguardie del secolo scorso, in particolare del Futurismo e della Metafisica con i maggiori protagonisti da Medardo Rosso a Depero, da de Chirico a Savino, da Carrà a Campigli, e da Sironi a Morandi.

fino al 06.04.08

Nuove Acquisizioni La collezione di libri d’arte di Vanni Scheiwiller

A cura di Giuseppe Appella, Alina Scheiwiller

La mostra permetterà di ripercorrere la collezione di libri d’artista dell’editore milanese Vanni Scheiwiller, donata al museo nel 2006. Si affiancherà all’esposizione già in corso -La parola nell’arte- che indaga a fondo le relazioni tra parole immagini nel XX secolo. La collezione di libri d’artista conta 420 opere, nate dall’apporto congiunto di illustri scrittori e poeti da un lato, di pittori, incisori e scultori dall’altro. Fra i primi, compaiono i nomi di Eugenio Montale, Ezra Pound, Clemente Rebora, Camillo Sbarbaro, Alda Merini, Nanni Balestrini, Wislawa Szymborska, Cesare Zavattini, Biagio Marin, Mario Luzi, Ghiannis Ritsos, Goffredo Parise, Ennio Flaiano. Fra gli artisti figurano quelli di Antoni Tàpies, Giulio Turcato, Piero Consagra e Aligi Sassu. In molti casi, si tratta di figure legate al territorio e alla storia del Mart, come accade con gli artisti trentini Fausto Melotti e Carlo Belli, e con i futuristi Primo Conti, Renato Di Bosso, Osvaldo Peruzzi.

Mart Rovereto

Corso Bettini, 43

38068 Rovereto (Trento)

Comunicazione Mart: press@mart.trento.it

http://www.mart.trento.it

Mart: in treno: linea Verona/Brennero, stazione di Rovereto per MartRovereto e Trento per MartTrento. in automobile: autostrada A22, uscita Rovereto nord per MartRovereto e Trento centro per MartTrento.

Vedi on line : www.mart.trento.it

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